Il mondo dell’Economia Solidale è sempre in fermento…
Nelle Reti e nei Distretti di Economia Solidale si scambiano idee, proposte, consigli e spesso nascono interessanti progetti e sorprendenti iniziative.
Anche il nostro GAS tende l’orecchio (e l’occhio) a questo mondo, di cui fa parte! A volte ci mette anche mani e testa e partecipa concretamente… (ad esempio su www.desreggioemilia.wordpress.com)
Ci fa piacere, pertanto, condividere una lista di 10 BUONE NOTIZIE (ed esempi concreti) arrivata oggi tramite una delle mailing list delle reti di economia solidale in Italia.
Buona Lettura
Un cambiamento radicale (Serge Latouche)
Abbiamo bisogno di un modo diverso di guardare il mondo, di una trasformazione che metta in discussione prima di tutto il lavoro. Non si tratta solo di lavorare meno per lavorare tutti, ma di lavorare meno per vivere meglio
Piccole rivoluzioni del fare (Paolo Cacciari)
La ricerca pratica e teorica di alternative alla crisi dei modelli fin qui conosciuti di sviluppo si fa sempre più impellente, dice Paolo Cacciari, e le popolazioni cominciano a costruirsele da sole, dal basso, concretamente: filiere corte, distretti di economie tra loro solidali, Gas, occupazioni di teatri e cinema, banche del tempo, orti condivisi, semi scambiati liberamente tra i contadini, condivisioni di software libero, ecovillaggi e co-housing, siti internet che raccontano il cambiamento
Ecco dove e perché si diffondono le esperienze degli agriasilo
Un miliardo di dollari per gli orti urbani
Pochi sanno che ci sono città come Todmorden, in Gran Bretagna, dove i cittadini coltivano i propri ortaggi in ogni luogo pubblico che lo permette con l’obiettivo di diventare completamente autosufficienti nel giro di pochi anni. Intanto, sono ormai migliaia gli orti urbani anche in metropoli come New York, grazie ai movimenti spotanei e a politiche amministrative favorevoli a questo tipo di cambiamento come a New York
E’ possibile autocostruire case di paglia con impianti fotovoltaici per pochi soldi? Sì
Mentre in Olanda e in Francia si diffondono i Caffè delle riparazioni, negli Stati uniti si moltiplicano gruppi come i Fixers Collective che si riuniscono ogni settimana in una galleria d’arte di New York, nel quartiere di Brooklyn, e riparano gratuitamenti oggetti rotti.
Un bando del Centro agroalimentare di Bologna assegna 108 orti da 100 mq l’uno dove studenti, giovani e famiglie potranno coltivare frutta e verdura per il sostentamento personale, ma anche per la vendita diretta e lo scambio delle eccedenze
Che ci fa lo spremipomodori in fabbrica?
Le vicende della cooperativa Ri-Maflow di Trezzano (Milano), fabbrica autogestita che ha scelto la strada della conversione ecologica (dalla produzione di componenti per autoveicoli a riuso e riciclo di prodotti tecnologici), è ormai nota a molti. Il loro percorso di fabbrica decisamente anomala include, ad esempio, la rete Fuorimercato e il Gas collegato ai produttori del Parco Agricolo Sud Milano. E’ in questo contesto che è nata l’idea, apprezzata da tanti, della RI-passata di pomodoro
«La tonnara chiude i pesci in un recinto senza speranza dal quale verranno issati, dopo essere stati arpionati. Nessuno si salva… Lorenzo Guadagnucci parte con questa immagine e attinge alla sua testimonianza diretta di Gen.ova 2001 per introdurre il suo ultimo libro (Restiamo animali, Terre di mezzo). Subito si intuisce come la condizione umana non può essere pensata come separata da quella degli altri animali – dice Marco Verdone, medico veterinario omeopata – La violenza che esercitiamo sugli animali ha strette relazioni con quella che esprimiamo sui nostri simili quando li riduciamo a non umani»
Abiti usati, mercati e mercanti